"Sesso con Luttazzi" si è occupato delle seconde, con accenni alle prime, non troppi per la verità. Questo da una parte è dispiaciuto, perchè, in tempi di strette mediatiche mica da ridere, c'è vero bisogno di un mediatore (si scusi la cacofonia) extra-Rainvest, extra-lobby. E molti vedono nel satiro riminese proprio quest'oggetto, cancellato, di pluralità. Altro concetto che meriterebbe riflessioni, perchè tutto sommato si fa fatica ad intendere Ferrara, Ruini, Bondi & amichetti come elementi di espressione plurale. E si può considerare ben lungi da me l'intenzione di attribuir a delle canaglie lo stesso peso di una mente nobile e spietatamente lucida quale quella di Luttazzi. Ne parlo sempre con bava alla bocca, perdonatemi. Lo trovo eccezionale.
Sebbene nella mente dei più, si siano incastellati questi pensieri, non si può negare il fascino ed il piacere di un monologo sul sesso. Raccontato così poi... E' riappropriarsi di un genere di comicità troppe volte appannaggio di pessimi interpreti. E' spesso la bassa lega dei comici a fruirne, in modo sbagliato, volgare, senza smascherare i pregiudizi. "Sesso con Luttazzi", articolato secondo il collaudato e caro schema della domanda-risposta, ha attaccato in ogni modo il pudore, i tabù sociali, talvolta irridendo la disinformazione sessuale, talaltra spiattellando "verità oscene" con una naturalezza da arbitro dei nostri tempi. Gli «accenni di anatomia» che prometteva disegnando l'enorme fallo alla lavagna, non erano che, in fondo, lezioni approfondite di terzietà sociologica.
D'altronde, lo aveva assicurato, sarebbe stato un «corso avanzato». A presto.
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1 commento:
se quest'uomo si candida io lo voto. Luttazzi for president.
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