lunedì 28 maggio 2007

geni nazionali


[Tratto da TABARD 2.0 - Paolo]


C'è un gran silenzio vicino al cimitero di Skistò. Adesso che le moto sono rombate via e le pale dell'elicottero han smesso di falciare l'aria, il pilota si rigira tra le dita il koboloi che il sequestratore gli ha regalato e spera tanto che la polizia gli crederà. È il 4 giugno 2006 e Nikos Paleokostas ce l'ha fatta un'altra volta.

Nikos è il ladro più famoso del paese e l'elicottero gli è servito per liberare suo fratello Vassilis dal carcere di massima sicurezza di Korydallòs, vicino ad Atene. Considerato dalle forze dell'ordine elleniche il loro criminale più pericoloso, nel 2006 era primo nelle liste dei ricercati con una taglia di circa 800mila euro, 19 mandati di cattura, foto segnaletiche sparse in tutta Europa, unico criminale greco inserito nella top 100 del FBI, condannato in contumacia da diversi tribunali per un totale di 87 anni di prigione. A partire dal 1988 ha fatto 27 rapine tra Salonicco, Ioannina, Kalamata, Amaliada e la sua amata Trikala. Catturato per la prima volta nel 1989 riesce a scappare dopo meno di un anno calandosi dalla finestra del carcere. Ricatturato nel febbraio successivo rimane solo due mesi a Korydallos prima di riuscire ancora a evadere, facendo un buco nel pianale del furgoncino che lo stava trasferendo. Il ministro dell'interno gli chiese pubblicamente di tornare, per favore. Da allora rimase latitante per circa 16 anni (è stato arrestato nel settembre 2006), periodo in cui è scampato a tredici tentativi di cattura grazie anche alla solidarietà e alla collab
orazione della gente, soprattutto della zona di Trikala, la zona montagnosa della Grecia centrale, dove è nato e cresciuto e di cui conosce ogni anfratto e sentiero. Quella Grecia dura, brusca e montagnosa, lontanissima dalle isolette dell'Egeo e dai templi ateniesi, terra di pastori e camionisti. Qui viene trattato alla stregua di un partigiano e di un amico del popolo perché non ha mai ucciso nessuno e soprattutto perchè ha sempre lasciato parte del suo bottino a chi lo ospitava e lo copriva, generalmente gente povera. Durante la fuga dopo una rapina a Kalabaka, cominciò a buttare soldi dalla macchina per rallentare l'inseguimento della polizia. Un'altra volta entrò in un albergo e chiese gentilmente al gestore di prestargli la sua macchina; lasciò 250 euro per il taxi e dopo tre giorni telefonò le coordinate per recuperarla. Quando non aveva una macchina si arrangiava con soluzioni alternative: una delle sue ultime rapine in banca se l'è fatta in bicicletta. Durante un tentativo di arresto la sua macchina fu fermata, ma lui riuscì, ferito, ad infilarsi in una vicina macchia e a seminare gli inseguitori. Tre giorni dopo rapinava una banca dei dintorni. La rapina più ricca gli fruttò un bottino di circa 500mila euro: l'aveva organizzata il giorno prima.

Ora è di nuovo in prigione, ha 44 anni, aspetta il processo e sicuramente progetta la prossima fuga che lo riporterà a nascondersi tra le montagne e i pascoli di Trikala, l'unico posto dove si sente vivo: "Se non vivi pericolosamente, la vita non ha senso e una volta cominciato non puoi più cambiare. Il pericolo ti porta faccia a faccia con i tuoi limiti ed è bello vedere il mondo una volta superati quei limiti; e se anche la vista non è bella è almeno così diversa che ne fa valere la pena. Quello che conta, nella vita, è il diverso".

Paolo



11 commenti:

Anonimo ha detto...

contento che ti sia interessato il pezzo. Ma tu sei greco?

m lombardi ha detto...

Da parte di madre. Te come facevi a sapere di questo tizio? Devi per forza aver seguito con una certa attenzione ciò che è avvenuto in Grecia negli ultimi tempi (no anzi, dagli ultimi 20 anni se ti muovi dal 1988) per aver potuto scrivere questo bel pezzo... o sbaglio? Chi ti manda?!
:-P

Anonimo ha detto...

La mia ragazza è greca. Mesi fa mi trovavo laggiù e alla tv parlavano di questo personaggio. Lei ne sapeva qualcosa, poi abbiamo fatto delle ricerche su internet, e voilà. Gia sou.

m lombardi ha detto...

Aaah, ecco svelato l'arcano...
Arileggerci allora...gheia sou!

Anonimo ha detto...

ho postato un altro raccontino con protagonista un inconsapevole genio greco. visto che t'è piaciuto il primo...

Anonimo ha detto...

Grazie del ritratto dell'eroe simpatico.
www.fulmini.ilcannocchiale.it

Anonimo ha detto...

uahahah...mitico!
il mio ragazzo invece è "mezzo" greco! =P

Anonimo ha detto...

a quando il prossimo "articolo"?

m lombardi ha detto...

Mia cara anonima sto meditando profondamente negli ultimi giorni... no scherzo non ho avuto tempo di fare niente questa settimana: non sono mica tutti fortunati come te, che finiscono di dare esami per un mese ed iniziano a girarsi allegramente i pollici!
... credo però di aver messo a target quale sarà il mio prossimo motivo di sfogo in questo blog....stay tuned :-P

Anonimo ha detto...

ma..ma..come fai a sapere che sono una "anonimA" e non un anonimo??? :-|

m lombardi ha detto...

aaah aaah... opti per il gioco pesante!
ti smaschero?! :-P