Bruno Contrada, è un ex membro del SISDE, servizio segreto italiano al pari del SISMI, condannato con sentenza definitiva a 10 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Arrestato la prima volta il 24 dicembre 1992 sulla base delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia (Gaspare Mutolo, Tommaso Buscetta, Giuseppe Marchese, Salvatore Cancemi), tra sentenze e ricorsi, conosce il carcere solamente il 10 maggio 2007. Un'esperienza magica e formante che gli auguro di tutto cuore di continuare a vivere ancora per 9 lunghi ed agoniosi anni. Oh, sì, capisco che la grande macchina mediatica si sia accesa ad arte e stia iniziando a soffiare sul fuoco. D'altronde anche lui non è forse un uomo da "riabilitare"? Però i dieci anni, Bruno, te li fai, e se nel frattempo vuoi morire sono cazzi tuoi. Al più impari a non fare ricorso la prossima volta, ed accettare supino e con la coda tra le gambe la sentenza di primo grado. Sorvolo la solita ambiguità forzaitaliota.
«Questo è un paese in cui la giustizia crede a quattro pentiti e non a capi della polizia che quei pentiti li ha fatti arrestare, o a capi dei carabinieri». Che la 41 bis sia sempre con te.
Ultima notizia per un felice 2008: "Lo stesso tribunale che giudicò nel 1985 gli ex comandanti della giunta militare argentina, Jorge Rafael Videla e Emilio Eduardo Massera, condannandoli all'ergastolo, ha annullato l'indulto concesso nel 1990 da Menem. Finalmente, i responsabili della sparizione di oltre 30 mila persone saranno costretti a passare il resto della loro vita dietro le sbarre. La Camera federale in seduta plenaria ha dichiarato incostituzionale l'indulto dispensato a tutti i comandanti di quello che fu il gruppo di potere che piegò l'Argentina a sangue e fuoco fra il 1976 e il 1983". Hasta la victoria siempre.
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