sabato 8 dicembre 2007

soliti sciacalli da quattro soldi

MILANO — Questa volta il martire della censura ha fatto un clamoroso autogol. Perché quando la satira diventa offesa, volgarità, insulto irriferibile, la libertà non c'entra più nulla. «La direzione de La 7 — si legge in una nota dell'emittente — ha deciso di sospendere la messa in onda dello spettacolo di satira Decameron di cui è protagonista Daniele Luttazzi». La nuova puntata sarebbe dovuta andare in onda stasera, come avviene da tre settimane, ma gli insulti pesantissimi rivolti dal comico, una settimana fa, a Giuliano Ferrara, storico collaboratore della rete, hanno fatto sì che la situazione precipitasse. [Maria Volpe 08/12/07]

Tra tutti i giornalisti che potevano riportare la notizia dell'epurazione di Luttazzi da La7, a chi poteva essere assegnato l'ingrato compito, dentro la grande famijia de "il Corriere della Sera"?

Semplice, all'affezionatissima Maria Volpe. Soldatessa del doppio stato che in tempi non sospetti, 12 luglio 2007, scriveva: «Insomma, a Luttazzi in questi anni il ruolo di "vittima" è piaciuto anche parecchio». La stessa giornalista, tiene la rubrica "Una volpe al telefono" ogni sabato all'interno di Verissimo su Canale 5 [Luttazzi ne parla qui nel suo blog].

Invito caldamente Maria Volpe ad andare a dedicarsi a tette, culi e gossip e lasciar perdere Luttazzi. Invito il Corriere della Sera, ad essere un po' meno viscido, una volta, se ci riesce.

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